10 Registi che Hanno Avuto Successo Troppo Presto

Published on October 6, 2014. Updated November 25, 2014

Raggiungere il successo all’inizio della propria carriera può essere sia una benedizione sia una maledizione, soprattutto per i registi. Molti registi, per un motivo o per l’altro, hanno girato i loro film migliori all’inizio della loro carriera. Quando si stabiliscono degli standard così elevati, può essere davvero difficile mantenersi all’altezza, dato che per continuare a essere di successo e innovativi bisogna rispondere ad aspettative maggiori. A volte un regista prova a replicare i suoi successi precedenti cercando di fare le stesse cose nei film successivi, ma finisce per fallire. Altre volte può capitare che un regista semplicemente perda la passione o la motivazione col tempo, e i suoi ultimi lavori non possono che risultare inferiori ai precedenti. Ogni regista fa cilecca di tanto in tanto, ma questi 10 sono andati decisamente in discesa dopo il successo all’inizio della loro carriera.

10. Peter Jackson

Non è facile mettere Jackson su questa lista, dato che la sua trilogia de “Il Signore degli Anelli” è uno dei film più grandiosi della storia del cinema, e garantisce a Jackson un posto nell’olimpo dei grandi registi. Purtroppo lo standard incredibilmente alto stabilito da questi film è stato molto difficile da eguagliare per Jackson con i suoi film successivi, e non aveva davvero speranza di replicare lo stesso successo. Jackson ha proseguito in grande stile dopo “Il Signore degli Anelli” con “King Kong” (2005), che era visivamente splendido quando è uscito. Recentemente, però, Jackson sembra essere andato fuori strada con i suoi film. Il suo adattamento del popolare romanzo “Amabili Resti” era appena passabile, e i film di “Lo Hobbit” per ora non si sono nemmeno avvicinati alla qualità della sua prima esperienza col mondo fantasy di Tolkien. Per fortuna Jackson è ancora relativamente giovane e ha molto tempo per rimettersi sulla retta via.

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9. Ridley Scott

Ridley Scott resta un regista vivace e interessante nel panorama del cinema moderno, ma non è difficile affermare che le sue opere più recenti impallidiscono al confronto con i suoi lavori precedenti. Scott ha diretto due dei film di fantascienza migliori e più influenti della storia, “Alien” nel 1979 e “Blade Runner” nel 1982. Questi film sono capolavori e garantiscono a Scott un posto tra i grandi del cinema, tuttavia i suoi sforzi più recenti lasciano un po’ a desiderare. Bisogna ammettere che i primi anni del 2000 sono andati bene per il regista britannico – “Il Gladiatore” è un classico moderno e ha vinto l’Oscar come Miglior Film, e “Black Hawk Down – Black Hawk Abbattuto” è uno dei migliori film di guerra che siano mai stati girati. Purtroppo “Prometheus”, il ritorno di Ridley alla serie di “Alien”, è stato deludente e “The Counselor – Il Procuratore” uscito lo scorso anno non ha registrato molto successo tra pubblico o critica. Il prossimo film di Scott è “Exodus – Dei e Re”, che racconta la storia di Mosè, e speriamo che rappresenti un nuovo successo per il veterano della regia.

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8. Francis Ford Coppola

Si sa che Francis Ford Coppola ha diretto 3 dei film più importanti nella storia del cinema negli anni ’70 (“Il Padrino” parte prima e parte seconda e “Apocalipse Now”). Purtroppo non è facile trovare altri film altrettanti significativi girati da Coppola. L’ultimo film noto che ha girato è “L’Uomo della Pioggia”, un buon film ormai vecchio di un paio di decenni, e questo significa che anche con le migliori intenzioni, Coppola non lascia il segno come regista da ormai 20 anni. Certo, ha fatto ottimi film nel frattempo, ma il problema è che Coppola ha girato una serie di grandissimi successi all’inizio della sua carriera, che mettono in ombra tutto il resto. Naturalmente ci sono cose peggiori per cui si può essere ricordati rispetto ad aver girato “Il Padrino”, uno dei migliori film mai prodotti.

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7. Kevin Smith

Un appassionato di film indie che ha sfondato con il suo primo film “Clerks”, una storia a basso budget sugli scansafatiche che Smith ha girato con telecamere di sicurezza da negozio e con i suoi amici come attori. Negli anni ’90 Smith è stato il portavoce di una generazione di fissati del cinema, ma a metà degli anni 2000 la sua stella ha iniziato a spegnersi. Ha saltato lo squalo nel 2004 con “Jersey Girl”, una commedia romantica familiare con Ben Affleck e Jennifer Lopez all’apice della loro popolarità. Smith ha girato un eccellente seguito di “Clerks” nel 2006 ma a parte questo è diventato noto più che altro per i flop e le delusioni nel nuovo millennio. Indubbiamente è una voce importante nella cultura cinematografica odierna, ma purtroppo non è stato in grado di essere all’altezza degli standard elevati stabiliti dai suoi primi film.

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6. Robert Rodriguez

Probabilmente il regista messicano-americano più famoso dei nostri tempi, Rodriguez è un regista con grande stile, noto per la sua passione per gli effetti speciali. Spesso e volentieri collaboratore del suo collega in ambito indie, Quentin Tarantino, Rodriguez ha iniziato la sua carriera cinematografica offrendosi volontario per ricerche sperimentali sulle droghe per finanziare il film con il quale ha sfondato, “El Mariachi” (1992). Nel corso degli anni ’90 e all’inizio del 2000 Rodriguez ha diretto una serie di film molto popolari tra critica e pubblico, tra cui il film di vampiri dai toni western “Dal Tramonto all’Alba” (1996), la serie per famiglie “Spy Kids” e il film tratto da un fumetto e visivamente splendido “Sin City” (2005). Purtroppo dopo “Sin City” Rodriguez è tornato a fare film che imitano un po’ troppo i suoi lavori precedenti, lasciando quasi pensare che abbia perso un po’ dell’originalità che lo ha reso famoso. Più di recente Rodriguez ha collaborato ancora con Frank Miller per “Sin City: Una Donna per Cui Uccidere”, che a quanto si dice è un film per nulla ispirato che poteva anche risparmiarsi.

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5. George Lucas

La cultura pop ha un incredibile debito con George Lucas. Lucas ha creato “Guerre Stellari”, che ha praticamente fatto nascere il filone cinematografico moderno dei blockbuster e l’intera cultura nerd. Purtroppo la sua grandezza inizia e finisce qui, almeno per quel che riguarda la regia, dato che il “Guerre stellari” originale è l’ultimo grande film che Lucas abbia girato. Ha avuto un successo incredibile come produttore e uomo d’affari, ma dopo “Guerre Stellari” Lucas si è preso una pausa di 22 anni dalla regia, fino al 1999 quando è uscito “Guerre Stellari Episodio 1: La Minaccia Fantasma”, un film vituperato da fan e critici. George Lucas resterà sempre un regista importante, ma la sua carriera di regista ha raggiunto il suo picco troppo presto per un uomo con una tale immaginazione. Per ora George Lucas si è ritirato come regista con il suo ultimo film, buono ma non eccezionale, “Guerre Stellari Episodio III: La Vendetta dei Sith” (2005).

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4. Michael Bay

Michael Bay viene costantemente criticato dai suoi fan e dalla critica per aver girato film stupidi e grossolani, ma che ci si creda o no c’è stato un tempo in cui Bay faceva ottimi film d’azione. I suoi primi tre film, Bad Boys (1995), The Rock (1996) e Armageddon (1998), sono tra i migliori film d’azione degli anni ’90. Si può dire ciò che si vuole sulla sua scialba capacità di raccontare storie coerenti, ma Bay ha uno stile fotografico caratteristico nei suoi film che, combinato con una sceneggiatura decente, può portare a un ottimo film di intrattenimento. Purtroppo, dopo questi 3 film Bay si è impigliato in una serie di film sempre più stupidi, finendo per ridurre i guadagni a ogni progetto. Bay ha raggiunto il fondo quest’anno, girando l’orribile “Transformers: L’Era dell’Estinzione” e producendo il remake di “Tartarughe Ninja”, un altro film orribile. Ci sembra sempre meno probabile che Bay torni a soddisfare le aspettative di un tempo.

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3. Tim Burton

Se c’è un regista che ha consumato il suo stile di regia, è Tim Burton. Noto per il suo uso di un’estetica gotica unica, Burton ha iniziato la sua carriera girando alcuni dei film più famosi e più amati a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, tra cui “Beetlejuice” (1988), “Batman”(1989) e “Edward Mani di Forbice” (1990). Burton è stato coerente fino a “Big Fish” del 2003, che è probabilmente il suo ultimo grande film. Purtroppo Burton ha trasformato il suo stile di regia in un brand, eliminando l’originalità e la passione nel processo. Il suo problema maggiore è il fatto che sembra ossessionato dal fatto di includere sempre nel cast la moglie “Helena Bonham Carter” e l’amico “Johnny Depp” come protagonista dei film, e questo li fa apparire tutti simili tra loro e stagnanti. Se c’è un regista che deve revisionare la sua regia, è decisamente Tim Burton.

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2. M. Night Shyamalan

Noto per l’uso frequente dei colpi di scena, M. Night Shyamalan si è affermato sulla scena cinematografica con “Il Sesto Senso” (1999), un thriller soprannaturale che è diventato un classico moderno. Shyamalan ha proseguito con “Unbreakable – Il Predestinato” (2000) e “Signs” (2002), entrambi ottimi film che hanno segnalato Shyamalan come uno dei più talentuosi registi emergenti del tempo. Purtroppo, dopo “The Village” nel 2004, Shyamalan è entrato in un circolo vizioso di film sempre peggiori, che ha raggiunto il culmine con il ridicolo trio composto da “E Venne il Giorno” (2008), “L’Ultimo Dominatore dell’Aria” (2010) e “After Earth – Dopo la Fine del Mondo” (2013). C’è stato un tempo in cui il nome di Shyamalan associato a un film era buona pubblicità, ma ora il pubblico lo associa soltanto a brutti film.

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1. John Singleton

A differenza di tutti gli altri registi di questa lista, John Singleton ha girato un solo grande film, il suo debutto nel 1991 “Boyz in the Hood – Strade Violente”, un racconto romanzato dell’ambiente delle gang di Los Angeles, con Cuba Gooding Jl. e Ice Cube. Singleton ha girato questo film quando aveva soltanto 24 anni, un’impresa notevole per un regista così giovane. Purtroppo le sue promesse non sono state mantenute e Singleton, da allora, si è impegnato solo in pessimi progetti. Singleton è quasi riuscito a girare un altro buon film solo nel 2005 con “Four Brothers – Quattro Fratelli”, ma questo non pareggia i conti con film scadenti come “2 Fast 2 Furious” (considerato da molti il peggiore film della serie di “Fast and Furious”) e “Abduction – Riprenditi la Tua Vita”, un film con Taylor Lautner che ha avuto l’effetto inaspettato di far crollare la carriera dell’attore.

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